LA SOCIALIZZAZIONE NEL CUCCIOLO

LA SOCIALIZZAZIONE NEL CUCCIOLO

Mariasole Ferrante

Per avere un cane equilibrato, è fondamentale assicurarsi che sia ben socializzato.

Ma cosa significa socializzazione?

La socializzazione si divide in due momenti: socializzazione primaria e socializzazione secondaria.

Nei primissimi giorni di vita, durante la fase neonatale, il cane si trova in una situazione di semi-passività, essendo ancora molto vulnerabile. Verso le 2-3 settimane si verifica uno sviluppo biologico: l’apertura degli occhi e dei canali uditivi e la maturazione del sistema nervoso centrale. Questi processi permettono al cucciolo di iniziare a esplorare il mondo esterno, interagendo con la mamma e gli altri membri della cucciolata. Avviene quindi un primo sviluppo delle competenze comunicative e sociali. Alla fine della terza settimana, il cucciolo è in grado di percepire gli stimoli che lo circondano e rispondere di conseguenza. Questa breve fase è chiamata periodo transizionale: il cucciolo passa da uno stato inerme e vulnerabile a uno caratterizzato da relazioni e interazioni, entrando nella fase di esplorazione.

Dalla terza all'undicesima settimana ci troviamo nel periodo sensibile. In questa fase, il cucciolo ha la possibilità di rafforzare le interazioni, dapprima con la madre e in seguito con i propri fratelli. Un buon rapporto con la propria madre permette all’individuo di condurre un’esistenza serena e armoniosa, e grazie alle interazioni con i fratellini vengono sviluppate le capacità comunicative e le regole sociali che verranno poi utilizzate durante tutta la vita, come l’inibizione al morso e lo sviluppo degli autocontrolli.

La socializzazione primaria avviene tra l'ottava e la dodicesima settimana di vita del cane. In questa fase, oltre a imparare a interagire con altri cani, impara l'interazione anche con le altre specie. Tutto ciò che accade in questa fase verrà ricordato in futuro.

È molto importante che in questa fase il cane faccia molte esperienze positive, senza esagerare con ambienti eccessivamente stimolanti, se non siamo in grado di dargli il giusto supporto. Tutto ciò che non conosce in questo periodo potrà causare incertezze future.

La socializzazione secondaria avviene invece dalla dodicesima alla sedicesima settimana di vita del cane. In questa fase, il cane è ancora abbastanza recettivo, ma parliamo di un tipo di socializzazione reversibile, quindi è importante ripetere nel tempo le azioni necessarie. In questa fascia di età, l'apprendimento è ai massimi livelli ed è fondamentale impartire l'educazione di base, utile per quando entrerà nella fase di pubertà, momento in cui sarà più destabilizzato e ribelle.

Una volta raggiunti i quattro mesi, la fase di socializzazione è terminata e, se è stato fatto un buon lavoro, il cane è in grado di capire cosa è buono e cosa no. Questa fase è irreversibile e, qualora ci dovessero essere atteggiamenti da modificare, richiederebbe un maggiore dispendio energetico.

Conclusione

Quando scegliete un cucciolo, che sia di razza o no, ove possibile, chiedete di visionare i genitori (il primo imprinting lo trasmette la mamma, quindi è importante capire il suo carattere), le condizioni in cui il cucciolo è cresciuto e le attenzioni che ha ricevuto fino a quel momento, così da essere pronti ad affrontare il suo arrivo a casa nel migliore dei modi.

Alcune parti di questo articolo fanno riferimento ai seguenti testi:

Steven R. Lindsay, Handbook of Applied Dog Behaviour and Training: Adaptation and Learning, Iowa State University Press, Vol. 1, 2000.

Roger Abrantes, The Evolution of Canine Social Behaviour, Wakan Tanka, 2003.

Shanis Barnard, Ontogenesi e Filogenesi del Comportamento Sociale del Cane Domestico (Canis lupus familiaris), Dottorato di ricerca in biologia del comportamento, pag. 18-20, Università degli Studi di Parma, Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, 2011.

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