Teranga e Emma

Teranga e Emma

Mariasole Ferrante

Da quando ho aperto il mio e-commerce, ho iniziato a frequentare molti campi di addestramento, il che mi ha portato a conoscere tantissime persone meravigliose. Emma è una di queste! Ci ha mandato la sua storia e con piacere la condividiamo con voi.

La storia di Emma e Teranga

"Quando mi hanno chiesto di raccontare di Teranga, mi è stato subito chiaro che significava raccontare anche la storia della mia crescita ed evoluzione personale. L'incontro con Teranga è stata una rivoluzione: accogliere un cane nella propria vita non è diverso dall'accogliere un qualsiasi altro essere umano a due gambe. Devi essere disposto a fare spazio e ad adeguare i ritmi di vita al nuovo arrivato!

Con Teranga, il mio primo ed unico cane, all'inizio è stato difficile capirsi. Ancora di più perché avevo già un bel gattone, Gioi, che all'epoca aveva 12 anni e che qualche anno fa ci ha lasciate. Tuttavia, non siamo rimaste sole perché ci ha fatto incontrare una micia bellissima, la nostra Patanella. Dicevo, c'era Gioi, e con il gatto per me è stato diverso. Non percepisci la sua necessità di attenzioni e punti di riferimento come per un cane. Almeno, dalla mia esperienza personale, direi che un gatto ti sceglie a prescindere perché è più incline ad essere autonomo e magari prendersi cura di te, mentre il cane si fa scegliere e ha bisogno che ti prenda cura di lui. La tua presenza diventa vitale, tanto che la tua assenza, se non gestita bene, può diventare fonte di ansia e stress.

Ecco allora che mi sono ritrovata a dover imparare tutto, soprattutto perché era prioritario che Teranga potesse essere serena ed equilibrata. Affinché ciò fosse possibile, dovevo esserlo innanzitutto io! Il nostro legame non è nato come nei racconti un po' romanzati, in cui ci si capisce con uno sguardo e si diventa inseparabili. Tutt'altro: i primi tempi non ero assolutamente in grado di essere il suo punto di riferimento perché non ero preparata per le sue esigenze e, soprattutto, non ero preparata io come persona!

Non ci siamo però perse d'animo, e la nostra strada ha incrociato quella del centro cinofilo Happy Dog Park e di due fantastici educatori, Lucia Daniele e Aldo Apuleio, e in seguito anche Rita Amarando. Teranga non aveva ancora un anno quando li abbiamo conosciuti, ed è stato un amore a prima vista che ha portato a un legame duraturo basato su grande professionalità e amicizia, in particolare con la nostra "zia Lucia", vulcanica titolare del centro cinofilo! Grazie alla sua guida e al nostro impegno abbiamo imparato a conoscerci meglio, ho potuto imparare a capire le richieste e i bisogni di Teranga. Da allora, ogni giorno ed ogni esperienza è stata una nuova scoperta ed emozione, fino all'incontro con il Mantrailing Sportivo. Questa meravigliosa disciplina, nella quale a fini sportivi si simula il ritrovamento di persone scomparse, per Teranga è diventata un gioco grazie al quale conquista un gustoso premio, e per me, che la conduco, è stato stupefacente imparare quanto sia fenomenale il morbido tartufo della mia compagna che trova sempre il disperso! Devo riconoscere che anche qui io e Teranga non siamo state subito degli assi: eravamo ancora in fase di conoscenza e io ancora non avevo imparato a darle tutta la fiducia che meritava. Ci sono venuti in aiuto la passione e il sostegno innanzitutto della nostra "zia Lucia" e del top degli istruttori, Beppe Brini, e non da meno di tutte le "zie" e gli "zii" compagni di allenamento e di gara, la nostra famiglia a quattro zampe! Ci siamo impegnate ed allenate tanto, e così, traccia dopo traccia, siamo riuscite a raggiungere anche noi eccellenti risultati e, soprattutto, abbiamo consolidato definitivamente la nostra relazione, diventando un vero binomio: lei mi guida con il suo naso ed io la conduco, affidate l'una all'altra nei nostri passi.

C'è da dire che, al di là delle iniziali difficoltà comunicative dovute, come dicevo, alla mia impreparazione, Teranga è sempre stata una cagnolina estremamente coccolona e socievole, rispecchiando perfettamente il suo nome. La "Teranga" nella lingua senegalese indica la caratteristica di ospitalità ed accoglienza di questo meraviglioso popolo, in omaggio al quale decisi il nome della vivace cagnolina nera che scelsi di adottare ormai sette anni fa!

Teranga ha perfettamente tenuto fede al nome che porta e non nega accoglienza soprattutto ad altri umani, ai quali elargisce innumerevoli scodinzolii e leccatine, mai paga di coccole e carezze. Qualche sera fa, durante la nostra consueta passeggiata, è stata accerchiata da alcuni bambini che volevano accarezzarla ed è rimasta lì tranquilla ad accogliere e ricambiare le loro attenzioni, per poi scrollarsi subito dopo! Eh già, che meravigliosa capacità di scrollarsi che ha: va incontro alle emozioni, tutte, molte belle e qualcuna meno, le attraversa, le vive e si scrolla! Per lei esiste solo il presente, quel momento, e poi si prosegue guardando avanti, naso e coda all'insù verso altre esperienze. È un "cuor contento".

Oltre al meraviglioso mondo della cinofilia, Teranga mi ha condotta ed incoraggiata nella scoperta di altri mondi e luoghi. Abbiamo incontrato tanti nuovi amici anche con viaggi ed escursioni, rigorosamente a quattro zampe. Con lei ho imparato ad amare la montagna. Io, che sono sempre stata donna di mare e amante della vita a bassa quota, mi sono ritrovata ad arrampicarmi per montagne, anche su cime innevate. Ci siamo messe in auto e abbiamo percorso oltre 900 km perché Teranga doveva andare sulla neve, e mica dietro casa sul Matese, no: doveva giocare con la neve del Trentino e, siccome ci è piaciuto tanto, ci siamo tornate anche d'estate perché Teranga corresse per i sentieri ed i prati verdi delle malghe ad alta quota. Esperienze dense delle emozioni più belle che portano a contatto con luoghi e persone altrettanto belle. Non potrò mai ricambiare ciò che la mia meravigliosa compagna a quattro zampe mi ha donato: mi ha regalato la possibilità di riempire di nuova vita i miei ed i suoi giorni!

Forse io le ho insegnato qualche regola di educazione, cercando sempre di darle la possibilità di vivere al meglio il suo essere cane, così da renderla, spero, una cagnolina felice. Ma Teranga sta insegnando a me molto su come vivere ed amare la vita, godendo i momenti, gli attimi e la semplicità. Perché basta mordicchiare un bastoncino o inseguire una palla bucata per essere felici! Grazie, Teranga."

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